Le montagne dell’arco genovese, nei settori a Ovest del Torrente Polcevera, sono parzialmente composte da rocce di natura amiantifera. Considerate le peculiarità del territorio è stata posta particolare attenzione alla gestione delle terre e delle rocce da scavo (più di 5 milioni di metri cubi), in funzione delle concentrazioni di amianto e metalli pesanti che si potrebbero incontrare. Nello specifico, si prevedono diverse modalità di scavo che comporteranno modalità di campionamento, confezionamento trasporto e conferimento specifiche a seconda della tipologia di roccia scavata.
Ad Ovest del torrente Polcevera, per garantire un ambiente sicuro durante gli scavi di rocce potenzialmente contenenti amianto, si utilizzerà una fresa di tipo Hydroschield. Il materiale sarà così trasportato in modo confinato attraverso dei tubi lungo le gallerie appena realizzate fino alla zona del cantiere Bolzaneto dove, una volta stoccato, verrà campionato ed analizzato in aree appositamente attrezzate per evitare la dispersione delle polveri in atmosfera.
Ad Est del torrente Polcevera, dove non è prevista la presenza di amianto, il materiale proveniente dagli scavi sarà comunque controllato e campionato secondo le metodologie previste dalla normativa.
IL MATERIALE, IN FUNZIONE DEL CONTENUTO DI AMIANTO E DELLE SUE CARATTERISTICHE GEOTECNICHE, VERRÀ CONVOGLIATO VERSO TRE DESTINAZIONI POSSIBILI:
La gran parte delle terre verrà utilizzata per la realizzazione della così detta opera a mare che consentirà di ampliare di circa 45 metri l’attuale Runway strip dell’Aeroporto di Genova (fascia di rispetto laterale alla pista aeroportuale) che oggi ha una larghezza pari a 105 m, in luogo dei 150 conformi ai regolamenti aeroportuali.